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La settimana lavorativa corta, le proposte

Da tempo si parla di settimana lavorativa corta, una realtà già concreta in altre nazioni. Tre al momento le proposte di legge per ridurre gli orari di lavoro, quella di Alleanza Verdi-Sinistra, del Movimento cinque stelle e del Partito democratico.
La proposta di legge incardinata da Alleanza Verdi-Sinistra mira ad una riduzione dell’orario settimanale di lavoro a 34 ore effettive a parità di retribuzione mediante l’istituzione di un fondo di incentivazione destinato ai datori di lavoro che adottino una diminuzione di almeno il 10% dell’orario settimanale. Inoltre, sarebbe previsto anche il diritto a una pausa di 15 minuti ogni ora e limiti agli straordinari.
La proposta del Movimento 5 Stelle è quella, invece, di accorciare le ore a 32 ore settimanali sempre a parità di retribuzione destinando ai datori di lavoro, un esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assicurativi fino a 8.000 euro annui per i primi tre anni.
Diversa la proposta del Partito democratico, che anziché fissare un numero di ore avanza l’ipotesi di una progressiva riduzione dell’orario di lavoro, a parità di salario, con esonero contributivo del 30% per chi aderisce alla sperimentazione e del 40% per i lavori usuranti.
Vantaggi della settimana lavorativa corta
In diversi Paesi la settimana lavorativa corta è già una realtà concreta. In Islanda, in Spagna, in Giappone, in Nuova Zelanda sono stati da tempo lanciati alcuni progetti sperimentali.
I risultati sono stati molto promettenti. I lavoratori hanno trovato un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata e tale benessere è andato a favore della produttività. Minore stress, miglioramento dell’umore, maggior piacere di lavorare.
Anche alcune imprese in Italia hanno compreso che il benessere del lavoratore comporta vantaggi all’azienda. In via sperimentale il modello della settimana lavorativa corta è stato adottato da Luxottica, il colosso italiano degli occhiali, che per il triennio 2024-2026 ha adottato un modello di organizzazione basato su quattro giorni lavorativi a settimana e weekend lungo, senza impatti sulla retribuzione.
Anche Lamborghini ha adottato un modello che riduce le ore di lavoro dei suoi dipendenti. La riduzione dell’orario di lavoro consiste nell’alternanza di una settimana da cinque giorni e una da quattro per il personale di produzione che lavora su due turni.
Lavoratori felici fanno grandi le aziende. Una consapevolezza che diventa sempre più forte. Lavorare dal lunedì al giovedì con lo stesso stipendio, potrebbe dunque, essere presto non più un miraggio per tanti.

A cura di Giornale Weekend

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