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Resto al Sud 2023, piccole imprese crescono

Con il termine “Resto al Sud” si intende un programma governativo italiano che mira a contrastare il fenomeno della “fuga dei cervelli” e promuovere lo sviluppo economico e sociale delle regioni meridionali del nostro Paese.
L’iniziativa è stata lanciata nel 2017 con l’obiettivo di agevolare e promuovere la creazione di imprese e attività professionali nel Sud Italia, nonché sostenere progetti giovanili che mostrino di allinearsi con gli obiettivi comuni dell’Unione Europea, come la riduzione delle emissioni e la sostenibilità ambientale in generale.
Gli incentivi sono rivolto a imprenditori che rientrano nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 55 anni. Gli aiuti finanziari ammontano a 1,250 miliardi di euro e non ci sono scadenze. Le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo fino a esaurimento dei fondi disponibili.
Il progetto Resto al Sud, gestito da Invitalia, sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali:
• in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia;
• nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria);
• nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord;
Fino a questo momento sono stati finanziati 16.403 progetti.
L’accesso agli incentivi del programma “Resto al Sud” per il 2023 è condizionato dai seguenti requisiti:

  1. L’età del richiedente deve essere compresa tra i 18 e i 55 anni, salvo eccezioni per i 24 comuni situati nelle zone sismiche, in cui non vi sono limiti d’età e che presentano più del 50% di edifici inagibili.
  2. La residenza del richiedente deve essere situata nei territori inclusi nell’ambito di finanziamento. Se la residenza non è già presente, deve essere stabilita entro 60 giorni dalla richiesta accettata.
  3. Al momento della richiesta, il richiedente non deve essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, né essere titolare di altre imprese o attività alla data del 21 giugno 2017.
  4. Nel caso di imprese costituite dopo il 21 giugno 2017, sia la sede operativa che quella legale devono essere situate in un comune incluso nei finanziamenti del programma “Resto al Sud” per il 2023. Per le società in via di costituzione, è concesso un periodo di 60 giorni (o 120 giorni, nel caso in cui si trasferisca dall’estero) per avviare l’attività, a seguito dell’accettazione della proposta.
  5. Infine, i liberi professionisti che non hanno una partita IVA non devono aver svolto attività simili a quella per cui stanno richiedendo il bonus nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda.
    Tali requisiti sono fondamentali per l’accesso ai finanziamenti e alle agevolazioni offerte dal programma “Resto al Sud” per il 2023.
    Si tratta di un sostegno estremamente prezioso per i nuovi imprenditori, ma il punto critico di tale piano di finanziamenti è rappresentato dalla disponibilità dei fondi che può non essere sufficiente per soddisfare tutte le richieste provenienti da coloro che soddisfano i requisiti.
    In ogni caso, per presentare la domanda per avere accesso ai fondi e per ricevere maggiori informazioni, consultate il sito di Invitalia (wwe.invitalia.it).

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