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7 vantaggi di installare un depuratore d’acqua a casa – Parte 2

  1. Riduci l’ingestione di microplastiche
    Una persona può ingerire settimanalmente circa 5 grammi di microplastiche — e alcune scelte di vita hanno un impatto significativo sulla loro ingestione involontaria.
    Ad esempio, una ricerca del 2019 ha riscontrato che chi beve un litro e mezzo d’acqua al giorno da bottiglie di plastica ingerisce circa 90.000 microparticelle di plastica l’anno.Un depuratore d’acqua ti evita l’uso delle bottiglie di PET e ti aiuta ad abbattere l’involontario ingerimento di microplastiche.
  2. Contribuisci a ridurre l’inquinamento
    L’acquisto di un depuratore d’acqua domestico nasce quasi sempre dall’esigenza di bere acqua migliore, ottenendo un risparmio economico ed evitando peso, scomodità e ingombro delle bottiglie.Tuttavia anche il vantaggio per l’ambiente non è da trascurare. Ogni italiano beve mediamente 220 litri circa di acqua minerale l’anno con un consumo annuo di circa 9 miliardi (!) di bottiglie di plastica, producendo un danno per l’ambiente perché le bottiglie in PET non sono biodegradabili e possono impiegare fino a 1.000 anni per decomporsi. Installare un depuratore d’acqua a casa ti permette di fare la tua parte a tutela della comunità.
  3. Puoi sfruttare il Bonus Acqua Potabile
    Poiché ridurre il consumo di bottiglie di plastica è un obiettivo importante, dal 2021 è stato lanciato il Bonus Acqua Potabile, con credito d’imposta al 50% per l’acquisto di un depuratore d’acqua.L’importo massimo della spesa su cui calcolare il bonus 50% è pari a:
    — 1.000 euro ad immobile, per le persone fisiche
    — 5.000 euro ad immobile commerciale, per chi esercita attività d’impresa.
    Nel caso più frequente dell’acquisto del depuratore per la propria casa, ad un costo di solito leggermente superiore ai mille euro, l’incentivo si tradurrà in 500 euro di credito d’imposta. La buona notizia è che il credito d’imposta potrà essere utilizzato subito e fino al completo utilizzo, e non diviso in 10 anni come accade invece per il bonus ristrutturazioni. Nota che il pagamento dovrà essere effettuato con metodi tracciabili. La cattiva notizia è che il credito d’imposta spetta nel limite complessivo di 1,5 milioni di euro nel 2023. Nel caso il limite venga superato, la percentuale del 50% verrà ricalcolata al ribasso.

Seguito dell’articolo del numero del 20 Marzo 2023.

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